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La Storia della Psicoterapia Corporea e la Storia dell'AIPC

Breve storia della psicoterapia corporea

Il primo accenno ad una psicoterapia corporea nasce in seno alla psicoanalisi. Sigmund Freud si interrogò infatti sul legame fra corpo e psiche e per un certo periodo praticò dei massaggi ai suoi pazienti; il rapporto tra mente e corpo restò per lui un importante enigma sul  quale continuò a interrogarsi, senza accontentarsi di risposte banali. Si può dire che da  Sigmund Freud in avanti si comincia a delineare la necessità di uno studio dei funzionamenti psichici che tenga conto dei processi corporei. Proprio nella teoria freudiana delle pulsioni questo aspetto, in linea con il modello della scienza del tempo, viene definito come “biologismo”.

Psicoterapia corporea

Georg Groddeck (1866-1934) è più conosciuto per essere stato uno psicoterapeuta corporeo. Anche lui usò il massaggio nella sua pratica medica già prima di entrare in contatto con la psicoanalisi. Per più di venti anni accolse nella sua clinica malati con un certo grado di cronicità e ritenuti "incurabili" sui quali interveniva, oltre che con una apposita dieta e dei bagni caldissimi, con un tipo di massaggio diverso da quello che si praticava generalmente in quei tempi. Si trattava di un un lavoro sul tessuto profondo praticato con una fortissima pressione delle mani e delle dita attraverso il quale si cercava di raggiungere gli strati più profondi del tessuto muscolare e connettivo. Questo tipo di massaggio tendeva a ridurre la tensione muscolare cronica dei pazienti e a cercare di alleviare i blocchi che impedivano un libero flusso respiratorio.
Il “Corporeo” in queste prime considerazioni viene osservato prevalentemente come epifenomeno del mentale; i lapsus e le somatizzazioni come metafora dello psichico. L’importanza del corpo in questo momento storico viene vista come matrice iniziale della nascita della personalità, un protomentale, dal quale si sviluppa la funzione superiore del pensiero.
Successivamente nasce la "tecnica attiva": Sandor Ferenczi (1873-1933) non crede più che sia utile reprimere movimenti e posture, al contrario incoraggia i pazienti a seguire la loro inclinazione per comprendere ciò che è nascosto ed ha bisogno di essere svelato; attraverso il lavoro col corpo si concentra molto sulle prime fasi di vita, comprendendo che "Il ricordo rimane nel corpo e solo lì è possibile risvegliarlo".
Gradualmente, quindi, il Corpo non viene soltanto relegato alla sola storia evolutiva del paziente; ma viene anche visto nel presente della relazione terapeutica, nei processi di comunicazione.
All’interno del modello psicoanalitico, oltre Ferenczi vanno successivamente in questa direzione –  solo per citarne alcuni – l’holding di Winnicott, l’amore primario di Balint, la metodologia e tecnica di Racker.

Ricordiamo anche P. Schilder (1886-1940) e i suoi studi dell’Immagine di Sè e dello Schema Corporeo; aveva lavorato sulla percezione che i pazienti avevano del corpo, sul modo di muoverlo e di trattenerlo e perfino su come le prime interazioni con i genitori potessero aver foggiato le tendenze posturali e motorie.  Nel 1924 rielabora il concetto di schema corporeo, elaborazione che godrà di un successo enorme perché propone una visione più globale ed interdisciplinare, cercando di superare la scissione soma-psiche.
Nel corso degli anni cresce sempre più l’interesse verso il Corpo in Psicoterapia; il corpo viene considerato come una componente fondamentale della persona, utile per una maggiore comprensione di quest’ultima, una componente che può e deve essere direttamente manipolata, durante la terapia, per il miglioramento di molti sintomi.

Wilhelm Reich

Wilhelm Reich (1897-1957) fu uno dei primi e più importanti clinici che cominciò ad intervenire direttamente sul corporeo in terapia, in modo sistematico e profondo. A partire dal 1935 esercitò un'enorme influenza perché non solo creò una metodologia specifica, ma sviluppò anche un quadro teorico elaborato e completo.

Le sue scoperte e le sue osservazioni costituiscono ancora oggi un punto di riferimento per molti modelli ed istituti di psicoterapia.

I concetti fondamentali nell'opera di Reich sono quelli dell'identità funzionale tra mente e corpo, che ha influenzato tutte le psicoterapie corporee, in base alla quale possiamo aspettarci di trovare un correlato psichico a ogni tensione muscolare cronica e viceversa. Reich ribalta anche l'idea freudiana dell'istinto di morte e della distruttività come dato congenito  appartenente agli esseri umani per affermare che invece distruttività e auto-distruttività sono secondarie a esperienze negative di interazione con l'ambiente vissuto nella prima infanzia. É nella possibilità di ristabilire una funzione orgasmica piena che si ristabilisce la salute e, possibilmente, il ripristino di un equilibrato flusso energetico.

Reich dedica, inoltre, grande attenzione al sociale e alla critica degli avvenimenti che lo circondano. Egli, infatti, riconosce che la sofferenza umana, che si traduce in corazza caratteriale, ha origine non da fantasie inconsce, ma da realtà vissute, e attribuisce all'organizzazione sociale l'origine di una serie di condizioni di vita negative per lo sviluppo degli esseri umani.
Reich è dunque il primo studioso che si dedica alla psicoterapia corporea e costruisce un sistema di pensiero integrato, cercando sempre una validazione scientifica, e questo gli assicurò un grande seguito tra coloro che si occuparono della terapia corporea.

Il suo contributo sottolinea come sia necessario integrare il lavoro terapeutico “tradizionale” con specifici interventi sul corpo, mirati a modificare condizioni muscolari e neurovegetative che altrimenti continuerebbero a retroagire sulla condizione del paziente, riportandolo allo stato della nevrosi.

Le intuizioni di Reich influenzeranno l’area della psicoterapia corporea  sia negli Stati Uniti che in Europa.

Ad esempio, l’intera area della Gestalt di Fritz Perls (1893-1970) deriva direttamente dalle teorie e dalle esperienze di Reich.
Importantissimo sviluppo arriva, poi, grazie ad Alexander Lowen (1910-2008). Egli fu paziente e allievo di Reich ed elaborò una terapia definita analisi bioenergetica a partire dagli anni '50, apportando innovazioni rispetto sia al corpus teorico che alla modalità di lavoro nel setting. Lowen è il primo, infatti, che ipotizza la necessità di lavorare con i pazienti non solo stesi o seduti, ma in piedi, quando il tema e le tecniche proposte lo richiedono. "Grounding", che in italiano potremmo tradurre con “radicamento”, è un concetto specifico dell'analisi bioenergetica che indica sia una postura, che rende possibile un buon flusso energetico, sia una condizione psicologico/esistenziale in cui la persona è in grado di essere in contatto consapevole con sé e con l'ambiente che la circonda, comprendendo dunque la sua storia, ma non essendone (per quanto possibile) prigioniera.

Lowen arricchisce il lavoro di Reich sul carattere individuando cinque tipi fondamentali che nascono dal negativo incontro tra bisogni/diritti del bambino con l'ambiente.

John Pierrakos (1921-2001) che in un primo momento lavorò con Lowen, successivamente elaborò una terapia che traeva origine da teorie sul corpo orientali, che poi integrò nella sua terapia. Risale al 1956 la fondazione, insieme ad Alexander Lowen, dell’ ”Institute for Bioenergetics Analysis”.

Stanley Keleman (1931-2018) introduce, per parte sua, una serie tecniche che aiutano il paziente ad esplorare nei minimi particolari le proprie difese corporee, e nel tempo questo aiuta ad allentare una serie di contrazioni muscolari croniche, lavorando direttamente dall’interno.

A partire dagli anni 80  la Psicoterapia Corporea continua a suscitare grande interesse; molti sono i contributi e gli eventi; importante ad esempio ricordare il “I° Congresso Internazionale di Psicoterapia Corporea, Città del Mexico, 1987”.

La Psicoterapia corporea in Italia

In Italia cresce lo stesso interesse verso tutti gli studi che sottolineavano il bisogno di “stare bene” sia fisicamente che mentalmente; per questo cresce l’interesse verso le psicoterapie post-reichiane.

Le iniziative sono molte in quegli anni,  ma i principali luoghi, inizialmente, in cui si approfondiscono le tecniche di Reich e si sviluppano nuovi orientamenti sono stati:

  • Core Istitute (Ezio Zucconi Mazzini- Roma);
  • Centro Studi W. Reich” (Luciano Rispoli, Paola Bovo – Napoli);
  • Istituto di Bioenergetica W.Reich (Luigi De Marchi, Alberto Zucconi - Roma);
  • Scuola Europea di Orgonoterapia S.E.OR.- (Federico Navarro, Francesco Dragotto, Genovino Ferri - Roma);
  • Scuola italiana di Biosistemica (Jerome Liss, Roma)
  • Sirto- Società italiana di ricerca e terapia Orgonica (Federico Navarro – Alberto Torre  Napoli);

Ola Raknes durante il triennio 1966/1969 si fermò diverso tempo in Italia insegnando la Vegetoterapia ad alcuni psicoterapeuti italiani ed influenzando direttamente la nascita dei successivi istituti ed orientamenti.
Queste esperienze sono state estremamente importanti ed hanno contribuito a far nascere in Italia la “Psicoterapia Corporea”.

Nel 1990 si tiene  a Napoli il 1° Congresso Nazionale di Psicoterapia Corporea, in collegamento con i maggiori movimenti internazionali dello stesso settore: i Congressi Europei della EABP, i Congressi del Comitato Scientifico Internazionale per la Psicoterapia Corporea (CSITP), i Simposi Internazionali.

In prosieguo a quelle linee e a quell'esperienza, in connessione ad un movimento d’interesse e di ricerca intorno all’area della psicoterapia corporea, Luciano Rispoli promuove nell’EABP la creazione di un "Comitato Nazionale per la Psicoterapia Corporea" (CNPC).
 
Nel 2° Congresso Nazionale di Psicoterapia Corporea, tenutosi a Catania nel 1992, viene proposto, come da regolamento EABP, la trasformazione del CNPC in   "Associazione Nazionale per la Psicoterapia Corporea" dell’ EABP.

Il 14 aprile del 2000, si costituisce un'associazione, senza fini di lucro, denominata ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA PSICOTERAPIA CORPOREA (AIPC).

Soci Fondatori Individuali:

Antonio De Lucia (ITPC), Maurizio Stupiggia (SIB), Giuseppe Ciardiello (SIAR), Francesco Dragotto (S.E.Or. A.I.Pe.F.), Pier Giorgio Malesani (CISERPP), Flavia Maloni (Soiab).

Soci Fondatori Istituti
  • Societa’ Italiana di Analisi Bioenergetica  (Siab)rappresentata da Maria Luisa Manca
  • Societa’ Italiana Autodistensione Bioenergetica (Soiab) rappresentata da Giuseppe Garofolo
  • Societa’ Italiana di Ricerca e Terapia Orgonica  (Sirto)rappresentata da Alberto Torre
  • Societa’ Italiana di Psicoterapia Organismica (Sipo) rappresentata da Gerg Ellen Barbara
  • Societa’Italiana di Psicoterapia Funzionale (Sif) rappresentata da Luciano Rispoli
  • Istituto Italiana di Formazione di Analisi Bioenergetica (Iifab) rappresentato da Giuseppe Carzedda